Osservazioni intorno alle vipere di Francesco Redi colla vita dell'autore scritta da Salvino Salvini.

Scienze


Osservazioni intorno alle vipere di Francesco Redi colla vita dell'autore scritta da Salvino Salvini. Osservazioni intorno alle vipere è il primo scritto scientifico di Francesco Redi: il nostro autore annota le sue esperienze e le ritiene valide solo quando adoperando lo stesso metodo ottiene gli stessi risultati. Il libro viene pubblicato per la prima volta nel 1664, una specie di memoria indirizzata al segretario dell’Accademia del cimento, Lorenzo Magalotti. Un resoconto sulla tossicità del veleno e sulla modalità della sua inoculazione. Nell’incipit il Redi dichiara di credere nella filosofia sperimentale aggiungendo la sua "visione oculare" delle cose: cioè cose viste in diretta che si possano ripetere. Non bisogna seguire ciecamente quanto gli antichi padri della medicina ci hanno tramandato e che nessuno ha mai verificato. La storia che l’Autore ci racconta in questo libro comincia con l’arrivo a Firenze di un carico di vipere per la prearazione della teriaca nella farmacia granducale, operazione che era seguita da un gran consesso di speziali e medici. Qui nasce la discussione, "favellandosi di questi animali e della gran parte che hanno di questo meraviglioso antidoto", sulla localizzazione e sulla natura de veleno. Vengono esaminate numerose teorie: le più accreditate e cioè la presenza del veleno nella fiele e nell’umore delle guaine dei denti vengono smontate dal viperaio Jacopo Sozzi che beve il succo di vipera davanti all’uditorio. Così il Redi asseriva giustamente che il veleno proveniva da "due glandule sotto al fondo di quelle guaine", andando vicinissimo alla verità ma non accorgendosi che il veleno passava attraverso i forellini dei denti. Il testo presente nella biblioteca di Aboca è un’interessante riedizione del 1885 comprendente un’interessante biografia dell’Autore a cura di Salvino Salvini.


Alcune immagini del libro