Icones plantarum medico-oeconomico-technologicarum cum earum fructus ususque descriptione Volum.I [...]

Farmaceutica


Icones plantarum medico-oeconomico-technologicarum cum earum fructus ususque descriptione Volum.I [...] Il lavoro di preparazione dell’Icones plantarum dura il ventennio dal 1800 al 1820, nel quale l’Autore si dedica alla preparazione del testo ma soprattutto alla raccolta del materiale iconografico necessario per illustrare i dieci volumi. Le belle tavole sono, infatti, 935 (ma il Prietzel riporta anche il numero 1088), opera di Ignaz Albrecht, il più conosciuto artista dell’epoca. Come se non bastasse, nel 1822, a firma di Lorenz Kerndl, esce un supplemento di altre cento tavole a colori. Le didascalie del frontespizio ci introducono il contenuto che raccoglie tre aspetti dell’utilizzo del mondo vegetale: quello classico e tradizionale delle piante medicinali, quello economico trattato anche nel settecento per l’organizzazione agricola e quello tutto nuovo che è già chiamato tecnologico, legato ai nuovi impianti in campo agricolo e boschivo di alcune piante. La splendida corona acquerellata che racchiude il frontespizio è composta di fiori, piante medicinali, bacche, frutti e spighe di grano, a sottolineare l’interesse del sottotitolo. Le piante officinali sono contenute soltanto nei primi due volumi dell’opera e le splendide tavole sono 225. Il testo è in latino e tedesco; la misura in 4°, nella quale viene stampato, conferma l’intenzione di proporre un’opera di misura media che potesse essere apprezzata anche dal punto di vista artistico.


Alcune immagini del libro