Secretti medicinali di M. Pietro Bairo da Turino, gia medico di Carlo secondo duca di Savoia. Ne quali si contengono i rimedij che si possono usar in tutte l'infirmità che vengono all'huomo, cominciando da capelli fino alle piante de piedi.

Medicina - Segreti


Secretti medicinali di M. Pietro Bairo da Turino, gia medico di Carlo secondo duca di Savoia. Ne quali si contengono i rimedij che si possono usar in tutte l'infirmità che vengono all'huomo, cominciando da capelli fino alle piante de piedi. "Il vienimeco di Pietro Bairo" (così l’Autore suggerisce di chiamare il libretto dei suoi Secretti medicinali) è uno dei più interessanti ricettari del cinquecento. Si distingue nettamente dai numerosi trattati di segreti dell’epoca, che elargiscono consigli in ogni campo, dedicandosi interamente a suggerimenti di genere medicinale. Nell’introduzione l’Autore ci confida di aver tenuto in considerazione gli insegnamenti di Galeno, Avicenna, Mesuè, Ippocrate e di altri "..uomini grandi" e di averlo dedicato alle "cure delle malattie", cominciando da" capelli del capo fino alle piante dei piedi". La "Tavola di tutte le ricette" è ampia e presenta anche argomenti originali e specifici: dalla "..cura delle croste che hanno i puttini sul capo" a quella "..della maninconia e della mania..", fino a "..quelle cose che fanno i capelli bianchi." Sono trentacinque i tipi di malattie effettivamente prese in esame: notiamo la modernità nel trattare argomenti come le cure per "mestrui, matrice, verga, testicoli." Un capitolo degno della considerazione dei moderni nutrizionisti è quello "Del vino, dell’acqua e dell’orzata". Per quanto riguarda il vino vengono enumerate le esperienze pratiche degli utilizzatori antichi: "..rimuove la secchezza da membri principali" provoca l’orina e fa dormire." Ancora, seguendo la teoria della signatura, "..il vin dolce e negro nutrisce il sangue", ed inoltre "è contrario agli occhi e grava il corpo, tanto che conferisce ber acqua dopo il vino perché affrena la malitia del vino e il suo fervore". Nello stesso capitolo l’Autore dedica molto spazio alla preparazione dell’orzata ed al suo uso depurativo.


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