Pharmacopoea Sardoa ex selectioribus codicibus, optimisque scriptoribus collecta, in unum corpus digesta,

Farmacia


Pharmacopoea Sardoa ex selectioribus codicibus, optimisque scriptoribus collecta, in unum corpus digesta, La Pharmacopea sardoa conservata nella Bibliotheca Antiqua Aboca è una recente ristampa anastatica dell’editore Delfino. La presentazione è del professor Giuseppe Paglietti, ordinario di chimica farmaceutica presso l’Università di Sassari, che suggerisce di considerare questa ristampa come "premessa per una più attenta rivalutazione della storia della cultura scientifica nelle università sarde". Si tratta di una delle prime farmacopee pubblicate negli stati italiani, ritenuta importante ed ufficiale al pari del Codice Farmaceutico per gli Stati Parmensi. Obiettivo dell’Autore è quello di regolare ed uniformare la preparazione dei farmaci in Sardegna, da sempre composti dagli speziali senza una regola precisa e facendo riferimento alle tradizioni popolari: "erudire gli speziali e mettere un freno a questa ingorda professione, non mai sazia di ridurre al verde la dolente umanità"(parole di Giovanni Siotto Pintor in un commento alla Pharmacopea nel 1843). Nelle preparazioni restano numerose le componenti erboristiche, accompagnate da precise indicazioni per la raccolta, l’essicazione e la conservazione di erbe, fiori e radici. E’ la flora endemica che fa da padrona, soprattutto nei capitoli relativi ai succhi, agli infusi, alle conserve ed agli sciroppi. Ogni descrizione di dosaggi e metodi viene effettuata con un latino moderno ed efficace.


Alcune immagini del libro