De rerum praenotione libri novem. Pro veritate religionis, contra superstitiosas vanitates editi. De fide theoremata. De morte Christi & propria cogitanda libri tres. De studio divinæ & humanæ philosophiæ duo. De divini amoris imaginatione unus.

Religione - Filosofia - Astrologia


De rerum praenotione libri novem. Pro veritate religionis, contra superstitiosas vanitates editi. De fide theoremata. De morte Christi & propria cogitanda libri tres. De studio divinæ & humanæ philosophiæ duo. De divini amoris imaginatione unus. Questo libro è composto di un decina di approfondimenti di pensiero, che Pico della Mirandola chiamava Conclusiones, raggruppati in un’ edizione postuma tedesca del 1506. Affascinato dall’astrologia, dall’arte del vaticinio e dalla mistica dei numeri, Pico della Mirandola scrive con ferma convinzione le sue considerazioni su questa "scienza", tenendo sempre in primaria considerazione l’uomo; questi possiede tutti i germi della vita che gli sono stati dati da Dio ed è la creatura per eccellenza che vive nella natura (regno della necessità). Le prime nove parti, chiamate libri, conducono un’analisi capillare di tutto ciò che riguarda la "prenotione" (preconoscenza), attraverso vari capitoli: nel primo libro passano dalla definizione della premonizione stessa alle considerazioni sul suo uso ed abuso ed ai rapporti con le religioni. Il secondo libro è dedicato alla figura del profeta ed ai vari modi di profferire le profezie; il terzo libro presenta le profezie "secundum natura" a tutti gli esseri animati. In particolare vengono ricordate le "prenozioni" che notano i lavoratori della terra, i marinai i pastori ed i medici. Nel capo quinto di questo libro, riportato in allegato, Pico della Mirandola ci fornisce un elenco di quelli che sono i segni premonitori del futuro nella vita dei campi, con l’aiuto dei fenomeni metereologici. Nel settimo capitolo si dà spazio alle predizioni dei medici "de futuris aegritudunis", possibili "ex observatione luminarium" (con l’osservazione degli astri), in particolare con l’influenza delle fasi lunari. Nell’ottavo capitolo si afferma che, a volte, le precognizioni possono essere promiscue, mettendo a confronto quelle dei pastori, dei medici, dei lanaioli e dei soldati. Nel quarto libro troviamo invettive contro le idolatrie e le mantiche demoniache, nel quinto un’ampia rassegna dei casi di utilità dell’astrologia. Nelle ultime quattro parti ci sono riferimenti precisi a Platone, Bacone ed Apollonio di Tiana. Gli altri libri al di fuori del "De rerum prenotione", introdotti da un indice a parte affrontano temi di carattere filosofico religioso, legati alla religione cattolica, come"De morte Christi & propria cogitanda..", "De studio divinae & humanae philosophiae." "De divini amoris imaginatione .."


Alcune immagini del libro