Universa medicina: ab ipso quidem authore ante obitum diligenter recognita, et iustis accessionibus locupletata. Postea autem studio & diligentia Gul. Plantii Cenomani postremum elimata, & in librum Therapeutices septimum

Medicina


Universa medicina: ab ipso quidem authore ante obitum diligenter recognita, et iustis accessionibus locupletata. Postea autem studio & diligentia Gul. Plantii Cenomani postremum elimata, & in librum Therapeutices septimum Esaminando l’"Universa medicina" di Johannes Fernelius è opportuno premettere che Fernel è un medico pratico che matura le sue esperienze sul campo, alle prese con varie epidemie come l’encefalite e le diffuse malattie veneree. A queste si dedica in particolare, convinto che la sifilide sia una malattia nuova importata dall’America dagli spagnoli: respinge tutte le convinzioni astrologiche e soprannaturali e afferma che quel morbo"solo concubitu aut alio impuro contatactu contrahendus est". Fa un’attenta descrizione clinica della malattia, osservando che i bambini la contraggono poppando. Nel "De naturali parte medicinae" comprende la fisiologia, la patologia e la terapeutica; completata dall’autore stesso e rivista "..studio & diligentia.." da Planzio Cenomano, fa parte dell’ "Universa medicina..ab ipso quidem authore ante obitum diligenter recognita ...", del Fernel ed è pubblicata per la quarta volta nel 1581. La dedica è per Enrico II re di Francia, suo estimatore e protettore. Nella prefazione vengono indicati gli argomenti che sono alla base della filosofia di Fernel e vale a dire la "..naturalis philosophia, theologia & quae eius subiecta materia, mathematica" Fra le varie arti (cita anche le voluttuarie), quella della medicina è considerata degnissima e utilissima e viene approfondita con le fondamentali "contemplatio & actio". Gli indici, che sono d’aiuto per capire l’impostazione del libro, si dividono in "Index in septem physiologiae libros" ed "Index in pathologiae libros septem". I capitoli contengono lunghe considerazioni ed osservazioni, come possiamo vedere dall’allegato argomento di pagina trecentonovantatre "De symptomatis atque signis, liber II", dove vengono analizzati con precisione tutti i sintomi delle malattie. Nel capitolo dedicato alla "melanchonia", a pagina quattrocentoventi, l’Autore è alla ricerca dei motivi di questo stato d’animo, chiamando a concausa gli alimenti e le stagioni ed elencando gli indizi utili al suo riconoscimento. Dal punto di vista grafico, osserviamo nelle pagine iniziali, una silografia ben marcata con il ritratto di Fernel e le didascalie in greco; inoltre capilettera e fregi con pregiati decori floreali.


Alcune immagini del libro