Gli scacchi di Luca Pacioli


Nell'ambito della pur ricca letteratura di settore, il libro entra a pieno diritto nel gruppo dei più innovativi, grazie al carattere inedito del manoscritto De ludo scachorum che gli fa da base.

Il libro affronta l'esame critico dell'originale e ne assegna la paternità al grande matematico rinascimentale, allievo di Piero della Francesca e amico intimo di Leonardo.

Strettamente associato alla riproduzione in facsimile dell'opera pacioliana, il libro è frutto del contributo di linguisti, paleografi e maestri scacchisti che affrontano argomenti complessi quali il profilo storico del gioco degli scacchi, le fasi del rinvenimento e la trascrizione del manoscritto, l'attribuzione della paternità e la tecnica scacchistica usata dal Pacioli. 

Questi, alle regole tradizionali aggiunse quelle alla "rabiosa". 
Centoquattordici schede, con la trascrizione dettagliata dei singoli "partiti" e la risoluzione dei problemi scacchistici, completano il contenuto del libro. 

Diego D'Elia, storico degli scacchi.
Duilio Contin, bibliologo e direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum.
Attilio Bartoli Langeli, docente di Paleografia all'Università degli Studi di Perugia.
Enzo Mattesini, docente di Linguistica Italiana all'Università degli Studi di Perugia.
Alessandro Sanvito, storico degli scacchi.

2007
Formato cm. 24 x 28,5
Confezione brossura legata
Copertina rigida imitlin
ISBN 978-88-95642-08-6
pp. 280, ill. 299